Tra i campi di applicazione della tecnologia GIS troviamo la prevenzione del rischio in caso di eventi come l’esondazione di corsi d’acqua. Attraverso la topografia a grande dettaglio questa tecnologia permette una migliore pianificazione urbanistica e la gestione del rischio.
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Perché Il GIS è utile
Per una pianificazione urbanistica il più possibile sicura e senza rischi, è essenziale essere a conoscenza delle caratteristiche morfologiche del territorio nei loro vari aspetti, così da attuare le misure di prevenzione più adeguate e da approntare politiche eco-sostenibili e i mezzi per la salvaguardia delle attività produttive.
Gli strumenti GIS forniscono un importante aiuto in tal senso, attraverso il telerilevamento basato sul sistema a scansione laser che definisce la topografia a grande dettaglio e il ricorso a modelli per la valutazione della pericolosità da esondazione in ambiente GIS
L’importanza dei modelli
Ma cosa sono esattamente i modelli? Essi sono strettamente legati ad un sistema. La loro percentuale di affidabilità ed esattezza varia in relazione a quanto più o meno bene si conosce il determinato sistema; il modello, inoltre, non si usa da solo, ma insieme ad altre tecniche di valutazione.
Per quanto riguarda i processi di esondazione, bisogna necessariamente tenere conto del fatto che si tratta di processi che non presentano il carattere della linearità. Sono tanti, infatti, i fattori che influiscono sui processi di esondazione, tra cui l’assetto geoidreologico, il regime pluviometrico, l’assetto geologico-strutturale e litotecnico dei terreni. In particolare, è essenziale conoscere ad alta risoluzione l’andamento della superficie topografica per poter individuare le aree che si trovano a rischio di inondazione. Questo dato tiene in considerazione la percentuale di imprevedibilità ed imponderabilità dell’evento, ecco perché è da considerarsi il dato essenziale e maggiormente affidabile. Ci sono, infatti, parecchi fattori che possono influire sulla portata dell’evento. Ad esempio, la presenza di vegetazione infestante che ha l’effetto di ridurre la sezione di deflusso. Estirpare tale vegetazione può avere l’effetto di provocare un’esondazione.
Si fa uso di un modello di simulazione statica delle altezze idrometriche per poter definire geometricamente l’area a rischio inondazione basandosi sulla topografia di dettaglio fornita da un modello digitale del terreno (D.T.M.) o della superficie (D.S.M.) Questo modello è in grado di identificare in modo rapido e facilmente il rischio presente, così da consentire di correre ai ripari in tempo utile.
Conclusione
Insieme alle analisi geomorfologiche, idrogeologiche, litotecniche e litostratigrafiche il ricorso agli strumenti GIS è una risorsa importante e a cui non rinunciare soprattutto quando si prendono decisioni in ambito urbanistico, per individuare le zone più a rischio e garantire la sicurezza in tutte le aree.