Cosa hanno a che fare QGIS, il noto software open source per i GIS, e Shodan, il motore di ricerca per oggetti connessi al web? Apparentemente nulla ma non è così.
In effetti si potrebbe pensare di sfruttare la georeferenziazione fornita da Shodan per mappare oggetti connessi ad internet su una cartografia gestita da QGIS.
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Facciamo un passo indietro!
Shodan è un motore di ricerca per oggetti connessi ad internet; grazie a questo efficiente tool è possibile cercare server, router, ipcam, etc. e leggere le informazioni che vengono rese pubbliche da questi oggetti connessi.
Ma come funziona Shodan?
Immaginate di effettuare scansioni con nmap (o, forse, con tool più evoluti) su tutti gli IP del pianeta terra e di costruire un database dei risultati liberamente accessibile e fruibile: questo è Shodan.
Shodan mette a disposizione delle comode API che permettono, tra le altre cose, di geolocalizzare (con una precisione non grandissima) gli oggetti connessi.
Un Plugin per QGIS è la soluzione
A questo punto il passo è breve: si può pensare di sfruttare le API di Shodan per georeferenziare oggetti connessi e mostrarli su una cartografia QGIS tramite un opportuno plugin.
Con un plugin per Qgis così costruito si potrebbero, ad esempio, georeferenziare i nodi Tor presenti sul territorio con un grande vantaggio per chi si occupa di cybersecurity.
Approfondimenti
Se vuoi approfondire potresti leggere il nostro precedente articolo su Come usare i GIS nell’ambito della cybersecurity.
Potresti anche iniziare a leggere qualcosa su come sviluppare un plugin per QGIS.