Si è tenuto il 19 marzo appena trascorso a Torino l’incontro dei Comuni piemontesi attrezzati per il GDPR, organizzato dalla Regione Piemonte in collaborazione con il CSI Piemonte, ANCI Piemonte e Uncem Piemonte, per fornire ai Comuni piemontesi informazioni complete e strumenti utili per destreggiarsi nel nuovo regolamento europeo per la privacy e adeguarsi perfettamente alla nuova normativa.
Il GDPR, che uniformerà a livello europeo le leggi che riguardano il trattamento dei dati personali da parte di enti pubblici, privati e siti web, entrerà in vigore il prossimo 25 maggio e obbligherà le organizzazioni ad assumersi maggiori responsabilità sui dati degli utenti che raccolgono e a compiere ogni sforzo possibile per proteggerli. Tuttavia le amministrazioni locali non sono ancora del tutto preparate ad affrontare questa novità che porterà con sé una serie di cambiamenti nell’ambito della sfera tecnologica, organizzativa e legale e che suona già come una vera e propria rivoluzione nell’ambito della privacy.
Per questo l’incontro dei Comuni piemontesi attrezzati per il GDPR ha rappresentato un importante momento formativo e di confronto sulla tematica che è ormai diventata impellente.
Infatti, è come se il convegno avesse fornito la cassetta degli attrezzi a tutti gli operatori interessati all’argomento, ovvero un insieme di indicazioni, linee guida, esperienze, proposte di modulistica e riferimenti utili destinati a coloro che all’interno delle Amministrazioni avranno il compito di realizzare i processi e tutta la documentazione utile a concretizzare il principio di accountability cioè di responsabilità verso la tutela della privacy degli utenti dei vari servizi messi a disposizione dai comuni.
Nell’incontro si è parlato di data breach, ovvero l’obbligo di notifica in caso di violazione dei dati personali, e sono stati proposti esempi di clausole contrattuali, in caso di esternalizzazione di un trattamento dati.
Inoltre è stato presentato agli Enti partecipanti un valido strumento per il nuovo regolamento imminente, cioè l’esempio del registro delle attività di trattamento, che ha lo scopo di raccogliere i trattamenti effettuati e le procedure di sicurezza adottate e che è nato dal lavoro di un primo gruppo di esperti composto da referenti tecnici e legali di Regione Piemonte, CSI, ANCI Piemonte, Comuni di Biella, Alessandria, Vercelli, Cuneo e Unione Alta Langa.