La tecnologia geospaziale viene sempre più applicata in vari campi. Non fa eccezione quello della medicina, dove questo tipo di tecnologia gioca sempre più un ruolo di primo piano. Ci si è resi conto di questo legame tra i due ambiti, in modo particolare, proprio in tempi recenti, con la diffusione della pandemia di coronavirus a livello globale. I dati geospaziali si sono resi utili in tutte le fasi di gestione dell’emergenza. La combinazione con l’intelligenza artificiale rende lo strumento della tecnologia geospaziale ancora più performante.
La GeoAI sta arricchendo la pratica della medicina fornendo a ricercatori e professionisti informazioni sulla salute sempre più precise, nel campo sia della salute pubblica che privata, dalla previsione di un’epidemia a quella di un attacco d’asma.
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Cos’è la GeoAI?
Geospatial Artificial Intelligence (o GeoAI) è dato dalla combinazione di Geographic Information Systems (GIS) e Artificial Intelligence (AI).
L’intelligenza artificiale fa uso, innanzitutto, di data mining e dell’apprendimento automatico. Questo tipo di intelligenza artificiale permette di analizzare e rilevare modelli in grandi quantità di dati così da poter confermare (o rigettare) le ipotesi avanzate sull’assistenza sanitaria. È possibile vedere l’applicazione di questa tecnologia già nelle app di uso comune come quelle utilizzate per monitorare il sonno. Lo sfruttamento dell’intelligenza artificiale in vista di “approfondimenti su assistenza sanitaria e medicina” prende il nome di intelligenza sanitaria, e permette a medici e professionisti sanitari di avere informazioni come rischi ambientali, accesso alle strutture mediche e dati demografici.
Costruire comunità sane grazie alla GeoAI
La GeoAI permette di identificare le infrastrutture che danneggiano o promuovono la salute pubblica, attraverso l’osservazione remota. Non dimentichiamo poi i sistemi di monitoraggio dell’aria, del suolo e dell’acqua, che tengono costantemente traccia di tutti i tipi di dati. Questi dispositivi, che fanno parte dell’Internet of Things (IoT), stanno introducendo nuovi modi per rendere migliore la salute pubblica. Importante è l’area di studio dei fattori ambientali e sanitari dell’inquinamento atmosferico.
Tracciare e prevenire le malattie
L’epidemiologia è un settore che sta beneficiando molto dell’intelligenza artificiale. In America Latina, ad esempio, si stanno studiando algoritmi in grado di predire dengue, Zika e altre malattie trasmesse dalle zanzare. Si lavora in sinergia con i post con tag geografici sui social media, in grado di fornire dati utili. In questo modo la rete di intelligence sanitaria pubblica globale (GPHIN) nel 2004, ha potuto prevedere l’epidemia di SARS con largo anticipo rispetto all’Organizzazione mondiale della sanità.
L’importanza del telerilevamento
Anche il telerilevamento gioca un ruolo importante nella medicina, soprattutto in riferimento ai paesi in via di sviluppo, ma non solo. Queste immagini possono rilevare caratteristiche ambientali importanti, ad esempio identificare le aree di acqua stagnante.
Possono anche fornire ai ricercatori e agli operatori sanitari gli strumenti per comprendere meglio le comunità tradizionalmente “invisibili”, come gruppi nomadi, popolazioni remote e che vivono in zone di conflitto.
L’epidemiologo Dr. Victoria M. Gammino, ad esempio, ha utilizzato la GeoAI per supportare la Global Polio Eradication Initiative (GPEI). Della stessa tecnologia ci si è in seguito serviti per combattere l’Ebola in Nigeria.
Portare la geomedicina alla cura del paziente
La GeoAI non è utile soltanto a livello globale. I pazienti vengono georeferenziati, permettendo di avere dati importanti con più precisione. Il luogo in cui una persona vive o lavora può rivelare preziose informazioni mediche come i rischi ambientali presenti, le strutture sanitarie vicine e l’accesso a spazi verdi o alimentari.
I medici del centro medico dell’Università di Pittsburgh hanno sviluppato un algoritmo che identifica i pazienti a rischio di riammissione.
Assistenza sanitaria mobile
L’apprendimento automatico viene utilizzato per creare dispositivi e applicazioni per la salute mobile (mHealth). Queste sono utili, ad esempio, a chi soffre di asma e allergie per mappare i sintomi. Queste mappe vengono successivamente integrate con dati in tempo reale su polline e qualità dell’aria e possono avvisare gli utenti quando le posizioni salvate si trovano in condizioni di rischio alto.
La tecnologia è utile anche per il recupero di pazienti tossicodipendenti. Negli Stati Uniti il sistema mHealth collega i pazienti ai team di trattamento, e prevede i gravi rischi di ricaduta.
Conclusione
Con la tecnologia GIS e l’intelligenza artificiale si è in possesso di uno strumento potentissimo che apre scenari di sviluppo eccezionali nel campo della medicina e della salute. È importante che non si perda di vista la necessità della privacy degli utenti, dell’equità delle popolazioni e di ogni popolazione nelle sue varie espressioni, e così questa potrà essere davvero una carta vincente.