I GIS, l’IMINT e la GEOINT (Geospatial Intelligence) trovano applicazione anche in campi molto importanti per la società e la prevenzione del crimine: queste tecnologie svolgono un ruolo chiave, ad esempio, nell’individuare traffici di oppio, come è avvenuto in Afghanistan.
L’IMINT, che sta per IMagery INTelligence, è l’attività di raccolta di informazioni mediante l’analisi di fotografie aeree o satellitari.
L’intelligenza artificiale geospaziale o geospatial intelligence valuta , rappresenta ed investiga visivamente le caratteristiche fisiche e le attività di tipo geografico sulla Terra.
Alcis si occupa di fornire servizi di informazione geografica al fine di consentire una migliore comprensione di ambienti complessi. Dalla sua fondazione avvenuta nel 2004, Alcis ha lavorato in alcune delle regioni più fragili e colpite dal conflitto del mondo come l’Afghanistan e l’Iraq. Le sue analisi sono determinanti per chi prende decisioni nell’ambito della lotta alla droga.
Alcis, nel caso in esame, si è valso delle tecnologie fornite da Maxar.
Di recente, Alcis ha svolto un ruolo chiave nel validare una missione militare il cui obiettivo è stato eliminare i laboratori di oppio in Afghanistan, iniziata a novembre 2017. La strategia utilizzata ha previsto attacchi aerei.
Indice dei Contenuti
Prima mossa: analisi preliminare
L’operazione è iniziata con l’analisi, da parte di Alcis, dell’impatto della Mother Of All Bombs (MOAB) che è stata lanciata nell’Afghanistan orientale nel 2017.
A tre settimane dall’evento Alcis ha pubblicato un rapporto dettagliato sull’esplosione, un rapporto che è stato ripreso dai principali organi di informazione, tra cui il Guardian.
Questa analisi è stata decisiva per poter analizzare l’impatto dei successivi attacchi aerei sui laboratori di trasformazione dell’eroina.
Seconda mossa: analisi dettagliata
Una serie di attacchi aerei aveva avuto luogo in diversi laboratori di elaborazione dell’eroina segnalati nel nord di Helmand.
Alcis ha utilizzato le immagini satellitari di Maxar SecureWatch per localizzare gli attacchi aerei e attraverso i suoi partner di ricerca ha dato il via ad una indagine per comprendere l’impatto dell’operazione sulla comunità.
Si è proceduto quindi con un mix di analisi delle immagini e di lavoro sul campo, che ha permesso di entrare in possesso di informazioni utili sulle morti civili segnalate e anche sulla rapidità con cui i laboratori sono tornati operativi.
In questo modo, ci si è resi conto di come gli attacchi aerei hanno avuto un impatto limitato sui traffici di oppio e hanno avuto invece l’effetto maggiore di recare danno alla società.
Terza mossa: arrivare alla fonte
Grazie alle analisi effettuate da Alcis è possibile avere un quadro d’insieme della situazione e rendersi conto, di conseguenza, di come è meglio intervenire.
La filiera della droga ha inizio con la coltivazione del papavero da oppio, una pianta che viene normalmente coltivata in aree sperdute del deserto.
Questo comporta che per ottenere acqua in posti del genere si debba scavare e infine pompare l’acqua fuori dal terreno; un’operazione che richiede necessariamente gasolio e dunque impiego di denaro. Alcis, per mezzo dei suoi partner di ricerca, ha scoperto che gli agricoltori avevano iniziato a far uso di pannelli solari per pompare acqua ed evitare i costi del carburante.
Attraverso le immagini satellitari Maxar, ha potuto avere conferma dell’adozione di questa tecnologia da parte degli agricoltori. L’energia solare, infatti, è in grado di fornire un modo molto più economico e conveniente per alimentare le pompe dell’acqua nelle aree desertiche.
Grazie ad Alcis, le squadre antidroga sono entrate in possesso di nuove e utili informazioni per identificare e smantellare le filiere illegali del traffico di droga in modo più efficace.
Conclusione
L’intelligenza artificiale geospaziale e l’uso delle immagini fornite dai satelliti si rivela sempre più determinante e importante anche nelle sfide a cui la società mette di fronte. Alcis si occupa di tante aree, dalla quantificazione del numero di comunità che beneficeranno di un progetto di irrigazione, alla decisione della posizione migliore per una struttura educativa, al fornire servizi di sviluppo organizzativo e tutoraggio, e offre servizi di monitoraggio e valutazione per ogni progetto, mantenendosi sempre alla costante ricerca, valutazione e adozione di tecnologie innovative che apportino vantaggi significativi a ogni progetto.
È possibile inoltre che in futuro verrà integrata la piattaforma Maxar di geoai GeoHive, che permetterebbe di trovare approcci inediti al problema.
GeoHive si occupa di dataset creation, dataset validation, training dataset e trova applicazione in vari ambiti, come la segnalazione dei danni dopo un disastro naturale, la creazione di strumenti di addestramento per l’apprendimento automatico o il monitoraggio delle popolazioni di animali selvatici.