Cloud e GIS rappresentano un connubio tutto da scoprire, un binomio vincente che sta portando ad un miglioramento su grande scala dell’applicabilità dei sistemi informativi geografici.
Il cloud presenta notevoli vantaggi che consentono agli utenti di sfruttare in modo semplice ed economico massicce risorse di cloud computing e avere accesso a una vasta gamma di informazioni su quasi tutti i temi. Infatti, si possono condividere i dati in modo semplice e sicuro, combinarli con app basate su azioni che mirano ad aumentare la produttività organizzativa e promuovere la collaborazione all’interno di comunità costituite da addetti ai lavori di un determinato settore. I maggiori vantaggi presentati dal cloud riguardano vari aspetti, che sono: il costo (si eliminano, infatti, le spese di capitale associate all’acquisto di hardware e software e alla configurazione e alla gestione di data center locali), la velocità (i servizi di cloud computing, per la maggior parte, vengono forniti in modalità self-service e on demand, quindi si può effettuare il provisioning anche di grandi quantità di risorse di calcolo in pochi minuti), la produttività (il cloud computing elimina la necessità di avere molto spazio per rack e per i server, nonché di configurare hardware e applicazione di patch software), le prestazioni (i servizi di cloud computing vengono eseguiti su una rete mondiale di data center sicuri che sono aggiornati regolarmente all’ultima generazione di hardware veloce ed efficiente.), la sicurezza (i cloud presentano, di solito, un alto grado di sicurezza, grazie alla protezione di dati e un’infrastruttura che garantisce protezione dalle minacce potenziali).
Grazie a tutte queste efficienti caratteristiche il cloud non poteva non formare un connubio perfetto con i GIS. Infatti, come riportato dall’autorevole sito Forbes in un articolo di Jack Dangermond intitolato “The emergence of a geospatial cloud”, risulta chiaro il fatto che il binomio tra GIS e cloud appare ormai come una realtà assodata e ampiamente praticata, con risultati notevoli.
Le funzionalità geospaziali implementate con il cloud hanno creato uno scenario completamente nuovo per le applicazioni geospaziali, grazie al quale vengono sfruttati appieno i servizi web e la capacità di archiviazione elastica dei dati fornite dal cloud per consentire un’ampia condivisione e integrazione di dati georeferenziati distribuiti.
Nello specifico, si tratta di un cloud geospaziale che viene fornito come piattaforma basata su “software as a service”, detto comunemente SaaS, che offre centinaia di funzionalità di analisi e visualizzazione che possono essere combinate in app facili da usare. È uno strumento che offre set di dati demografici pronti all’uso e livelli di mappe con immagini che consentono agli utenti di ottenere un contesto immediato per le applicazioni di tutti i tipi. Presenta, inoltre, una struttura moderna, sicura e facilmente comprensibile per la condivisione dei dati e la collaborazione agevolata tra le organizzazioni di addetti ai lavori e non solo, infatti il cloud geospaziale rende accessibile l’ambito della visualizzazione e dell’analisi geospaziale a molte aziende, servizi pubblici e governi. È uno strumento scalabile per l’archiviazione e il calcolo dei big data ed è utilissimo durante eventi critici, come quando si è in presenza di disastri, perché elabora query e analizza grandi set di dati con grande velocità. Inoltre supporta l’analisi su scala di città, regioni e di tutto il mondo, fornendo, in questo modo, una visione precisa e globale.
Grazie alle sue funzionalità offre soluzioni per problemi complessi come la ridesharing e l’ottimizzazione della supply chain, facilita la mappatura, la geocodifica, il routing, il geo-arricchimento, la query e la modifica dei dati, l’importazione e l’esportazione dei dati e in generale tutto ciò che concerne l’analisi spaziale. Inoltre, è un eccellente supporto per le applicazioni mobili e consente l’accesso offline ai dati geospaziali.