I cambiamenti climatici restano una questione molto urgente da affrontare, presente sempre più spesso sul tavolo dei meeting internazionali in cui i capi di stato si interfacciano, spesso in modo risoluto, per discutere delle possibili soluzioni.
Da tempo ormai, esattamente dal 2005, una rete di città globali, denominata “C40 Cities”, si dedica a intraprendere azioni urgenti sul cambiamento climatico, così, di recente, ha avviato una collaborazione con la piattaforma di analisi dei dati Qlik per creare prodotti di dati utilizzabili.
L’iniziativa risulta essere di importanza fondamentale nell’ambito delle ricerche finalizzate ad arginare i disastri troppo spesso causati dalle irregolarità climatiche e i leader di C40 Cities vogliono mettere in luce il ruolo fondamentale che i centri urbani hanno in questa lotta contro il tempo per prevenire tragedie dovute al clima.
Così, nella recente conferenza di Qonnections, il gruppo C40 Cities, che ora riunisce oltre 650 milioni di residenti urbani in tutto il mondo e che rappresenta un quarto del PIL globale, ha annunciato una partnership con la piattaforma di analisi dei dati Qlik per contribuire a fornire informazioni sulle prestazioni e promuovere opportunità di collaborazione per le sue 96 città membro.
La partnership è stata lanciata con due eventi di hackathon e fa parte del programma di responsabilità aziendale di Qlik, che fornisce software e servizi alle ONG. Nello specifico, la città di Boston e la rete C40 Cities hanno concesso alla comunità degli sviluppatori di Qlik l’accesso ai dati sull’uso di energia negli edifici in tutta la città. Ciò al fine di creare applicazioni per affrontare il problema del rendimento energetico degli edifici, con l’obiettivo di scoprire opportunità per i proprietari di edifici, le imprese e i residenti di Boston di ridurre il consumo di energia, i costi energetici e le emissioni di gas serra, quest’ultima problematica assai delicata quando si parla di cambiamenti climatici. Questo primo esperimento, limitato a Boston, servirà per estendere maggiormente la collaborazione tra C40 Cities e Qlik al fine di applicare i risultati ottenuti ad un livello geografico quanto più esteso. Infatti, durante questa prima sessione sperimentale, gli sviluppatori hanno utilizzato una serie di set di dati provenienti da tutte le 96 città membro C40 e rilevati attraverso i GIS, contenenti dati su emissioni, rischi climatici e azioni climatiche. Le applicazioni sviluppate durante questa sessione saranno rese disponibili alle città membri della C40, che potranno usufruire in futuro dell’accesso alla nuova piattaforma di analisi e sfruttarne al massimo i benefici.
Che i GIS fossero davvero utili nell’analisi dei cambiamenti climatici e nel conseguente monitoraggio dei possibili disastri ambientali che ne possono derivare non è una novità.
Già in passato, infatti, consapevoli del fatto che l’evoluzione climatica sta diventando uno dei temi più scottanti e preoccupanti a livello mondiale, gli studiosi americani che si occupano di scienze del luogo hanno pensato di andare alla scoperta delle zone climatiche alternative attraverso il Machine Learning e l’impiego dei GIS ottenendo ottimi e attendibili risultati nei casi studio affrontati.