L’ambito della salute pubblica è uno dei settori più discussi a livello internazionale.
Capire come migliorare la salute pubblica è il tema fondamentale su cui da anni discutono i ricercatori, sempre pronti a cogliere qualsiasi novità possa portare giovamento agli studi scientifici e migliorare la vita delle persone che nel quotidiano si trovano a combattere con malattie di ogni genere, alcune ancora senza una cura.
A tal proposito un aiuto può arrivare dai GIS, che non smettono mai di stupirci grazie alla varietà di campi di applicazione in cui trovano impiego. Infatti, i professionisti esperti nel campo della preparazione alla salute pubblica, per cercare di porre un argine alla frequenza e alla gravità delle emergenze in continuo aumento, hanno pensato di risparmiare tempo e budget per formare personale e sviluppare applicazioni complesse e di rivolgersi, invece, a organizzazioni che sono in grado di dare un valido contributo grazie agli strumenti già progettati e impiegati seppure in altri ambiti. È il caso dei software quali QGIS, che le agenzie stanno utilizzando per connettere mappe, app, dati e persone su piattaforme e dispositivi, al fine di utilizzarli per contribuire al miglioramento della salute pubblica.
Della questione, che si preannuncia già come un’importante novità nell’ambito della ricerca medica, ne ha parlato Danielle Poindexter, esperta nel settore, che in un suo recente articolo, apparso sul sito GovLoop, ha reso noto che Jared Shoultz, specialista dei modelli GIS della salute, e Richard M. Leadbeater, global solutions manager di una importante società produzione di software, hanno discusso di come i sistemi di informazione geografica (GIS) possono affrontare questi problemi e contribuire a formulare nuove ipotesi e avviare nuovi progetti nel campo della salute pubblica del futuro.
La situazione sanitaria mondiale è per certi versi allarmante e l’uso di nuove tecnologie, anche apparentemente non strettamente connesse al campo della medicina, può rivelarsi la scelta giusta sotto molteplici aspetti ed è proprio qui che entrano in gioco i GIS. Infatti esistono numerosi passaggi che riguardano la preparazione alla salute pubblica e che prevedono la raccolta, la condivisione e l’utilizzo di dati per comunicare con le aree interessate ai servizi di istruzione e soccorso. Per questo, quando accade un disastro, il governo ha bisogno di localizzare servizi sanitari, vittime e risorse in modo che si possano salvare quante più vite umane possibili e per fare ciò si può ricorrere alla tecnologia di QGIS in grado di offrire il giusto supporto in tempo reale.
Perché un’organizzazione a livello sanitario possa essere efficiente e ottenere delle informazioni preziose che possano essere poi utilizzate in casi studio occorre che si possano raccogliere i dati prima, durante e dopo un evento. Proprio grazie agli strumenti di QGIS, gli operatori sanitari possono creare sondaggi direttamente all’interno di un browser per raccogliere dati sul campo relativi alla posizione di un incidente, si può così utilizzare un’unica mappa Web al fine di facilitare la condivisione dei dati tra le varie organizzazioni coinvolte nella salute pubblica.