Oggi lo sviluppo tecnologico ci fornisce tutti gli strumenti necessari a una rilievo GIS tecnicamente perfetto. Questo non significa però che tutti i rilevamenti effettuati con gli strumenti più avanzati siano a prova di errore: al contrario, spesso la potenziale precisione di uno strumento viene annullata da pratiche scorrette di rilevamento o a un cattivo utilizzo degli strumenti.
Per questo motivo la preparazione tecnica del personale incaricato di effettuare mappature GIS con strumentazioni GPS/GNSS dev’essere accurata e soprattutto appropriata alla situazione ambientale in cui si opera e agli strumenti tecnici che andranno a essere utilizzati.
Ecco allora qualche consiglio pratico per realizzare mappature perfette ed evitare di incorrere nei più comuni errori umani.
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Utilizzare una palina
La realizzazione di mappature ad alta precisione richiedono necessariamente l’utilizzo di una palina. Con l’utilizzo di questo strumento è possibile ottenere una precisione decimale ripetibile, ma anche effettuare misurazioni di precisione ancora maggiore.
La palina è un elemento tecnico imprescindibile. In sua assenza si finirà per utilizzare soltanto in minima parte l’enorme potenziale di precisione delle tecnologie che stanno venendo impiegate nei rilevamenti.
Aggirare gli ostacoli in maniera efficace
Non tutti i terreni consentono un telerilevamento GIS semplice e preciso. Al contrario, terreni che presentano gruppi di alberi dalla chioma molto fitta, edifici molto vicini o significative depressioni del terreno, possono costituire un ambiente di misurazione problematico.
Essere consapevoli degli ostacoli presenti sul terreno è fondamentale per realizzare un telerilevamento corretto, così come è necessario sapere come aggirare tali ostacoli.
Se gli elementi naturali e artificiali presenti sul terreno creano un’ostruzione eccessiva, che impedisce al segnale satellitare di raggiungere l’antenna in maniera stabile e costante, si può utilizzare un telemetro laser per compensare automaticamente la posizione dell’antenna GNSS mentre l’addetto alla misurazione si trova in una zona di cielo libera e aperta. Questo consentirà di rilevare con precisione tutti i dati che andrebbero raccolti dal satellite al di sotto delle ostruzioni visive.
Misurare precisamente le elevazioni
Per ottenere una misurazione precisa dell’elevazione, è necessario assicurarsi di utilizzare un palina che consenta di tenere conto dell’offset verticale dalla caratteristica che si sta misurando al centro dell’antenna GPS / GNSS.
Il tipo di tecnologia del ricevitore GNSS fa anche una differenza significativa nella qualità dei dati di elevazione. I ricevitori basati su codice a frequenza singola possono produrre risultati verticali a livello di centimetro, ma solo se si occupa un punto per diversi minuti (ma possono essere necessarie anche diverse ore) e si dispone di un ricevitore di riferimento in grado di raccogliere dati da utilizzare per post-elaborare i dati mobili; al contrario, i ricevitori multifrequenza basati su portante sono in grado di misurare elevazioni a livello di centimetri in tempo reale.
In questo caso, quindi, la scelta della strumentazione adatta dev’essere fatta tenendo presenti le diverse esigenze logistiche ed economiche dell’azienda: se si dispone del tempo e delle risorse economiche necessarie a tenere squadre di tecnici impiegati per diverse ore in un singolo telerilevamento si potranno utilizzare ricevitori a frequenza singola ottenendo comunque risultati di rilevamento dalla precisione elevatissima. Se, al contrario, non si dispone di molto tempo né delle risorse necessarie a pagare i lavoratori per un certo numero di ore, è assolutamente necessario affidarsi a ricevitori multifrequenza.
Evitare di ripetere rilevamenti già effettuati
Si potrebbero presentare casi in cui non sia strettamente necessario effettuare una misurazione di massima precisione su un determinato terreno.
Naturalmente però le incognite sono molte e potrebbe accadere che in un momento successivo si abbia bisogno proprio di quei dati che durante la prima misurazione di decise di trascurare perché “non indispensabili”.
Dover tornare sullo stesso terreno per effettuare lo stesso rilevamento per la seconda volta, soltanto con obiettivi differenti, può essere estremamente frustrante ma anche inutilmente dispendioso per l’azienda incaricata delle misurazioni, perché ogni misurazione impone di sostenere costi di spostamento, assicurazioni, stipendi del personale eccetera.
Risulta quindi molto più conveniente, sia dal punto di vista logistico sia da quello economico, effettuare ogni misurazione con la massima precisione possibile, lavorando in una lunga prospettiva e non soltanto in base alle necessità del momento.
Conclusioni
Un utilizzo improprio o impreciso dei dispositivi di rilevazione GIS nullifica tutte le (enormi) potenzialità della strumentazione. Possedere strumenti di rilevazione assolutamente all’avanguardia senza essere in grado di impostarli e di impiegarli nella maniera corretta significa sprecare a tutti gli effetti l’investimento iniziale effettuato per la loro acquisizione.
Questo comporterebbe, nella pratica, aver speso moltissimi soldi in nuove tecnologie ottenendo comunque risultati di bassa o bassissima qualità.
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